Villa Scala

Una strategia per la conservazione e la valorizzazione

Un progetto con una strategia flessibile ed adattabile, di ri-organizzazione e ri-funzionalizzazione di un grande patrimonio immobiliare con l’obiettivo di valorizzare un importante complesso edilizio tra storia e sostenibilità.

Recupero architettonico rigoroso e tecnologie all’avanguardia

Recupero architettonico rigoroso e tecnologie all’avanguardia Nuove unità immobiliari di alto pregio concepite con l’obiettivo di coniugare uno stile ricercato ed elegante alle più moderne tecnologie di efficienza energetica in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Tra storia e sostenibilità​

Nel cuore del Friuli Venezia Giulia. La proprietà sorge nel borgo di Mereto di Capitolo, alle porte di Palmanova,
Città Fortezza di concezione rinascimentale che, con la sua caratteristica pianta poligonale a stella a nove punte, è stata dichiarata Patrimonio Unesco dal 2017.

Villa Scala. Il progetto di ristrutturazione funzionale degli edifici storici della Villa e delle sue pertinenze prevede la realizzazione di diverse unità immobiliari di alto pregio che coniugano uno stile ricercato ed elegante alle più moderne tecnologie di efficienza energetica in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Sostenibilità ambientale dell’intervento. Un recupero di tale valore non può prescindere dalla necessità di essere ecosostenibile e dotato di ogni comfort. Il progetto è stato interamente concepito per sfruttare al meglio le possibilità fornite tanto dalla tecnologia impiantistica, quanto dalla più recente normativa in tema di risparmio energetico.

Obiettivi. Il progetto di recupero di Villa Scala ha l’ambizione di trasformare questo luogo in un complesso residenziale moderno e all’avanguardia dove convivono la storia dei luoghi e i più alti comfort abitativi contemporanei, mantenendo al contempo il tradizionale stile architettonico degli edifici.

Nella pianura friulana a sud di Udine e a nord della città stellata di Palmanova si trova il borgo di Mereto di Capitolo, anticamente Meleretum.

Distanze da Villa Scala (Km)

Un Patrimonio culturale

Nel cuore del borgo alle porte di Palmanova

Il Complesso residenziale di Villa Scala si trova nel borgo di Mereto di Capitolo lungo la direttrice che porta da Udine a Palmanova. Dalla piazza del borgo per via Clauiano a est e via Ronchis, si accede al nucleo residenziale

Udine
La capitale storica del Friuli

Cittadina composta ed elegante, fu per diversi secoli la sede del patriarcato di Aquileia. Il nucleo urbano più antico si è sviluppato come città fortificata ai piedi del colle; ne resta traccia negli edifici di origine medievale di via Mercato Vecchio e nelle facciate in stile veneziano dei palazzi di epoca rinascimentale.

Piazza Libertà è probabilmente il manifesto più evidente della dominazione della Serenissima, che a Udine si impose a partire dal 1420.

La Loggia di Lionello, fedele ricostruzione dell’originale andata distrutta nell’Ottocento, si segnala per l’inconfondibile stile lagunare, ma è sulla Torre dell’Orologio che il leone di San Marco non lascia adito a dubbi sul lungo dominio veneziano in città.

Il Duomo di fondazione medievale vede la presenza di molte opere di Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico.

Palmanova
La città fortezza fondata nel 1593

Città fortezza costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1593. Con la sua pianta a forma di stella a nove punte, le porte monumentali di ingresso e le tre cerchie fortificate di epoche diverse, è un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare perfettamente conservata. Dichiarata nel 1960 monumento nazionale, dal 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco.

Mereto di Capitolo
Il borgo agricolo sede di grandi famiglie

Il borgo agricolo sede di grandi famiglie Borgo rurale sulla cui piazza affacciano alcuni edifici di interesse storico-artistico: la chiesa parrocchiale di San Michele risalente al XVI secolo, benché ristrutturata più volte in epoche successive; la seicentesca Villa Brazza’ Frangipane; Villa Morelli de Rossi, le cui origini risalgono al XVI secolo, e Villa Scala con un nucleo principale settecentesco e vari edifici rurali del XIX secolo. Lasciando il centro del paese e proseguendo verso l’antico cimitero troviamo la chiesetta di San Pietro, edificio religioso del XV secolo che sorge sui resti di un insediamento abitativo di epoca romana.

Impianto settecentesco

Villa Scala riqualificazione sostenibile

Il recupero architettonico della Villa, nel cuore di Mereto di Capitolo, costituisce un intervento di rigenerazione urbana dove storia e sostenibilità trovano la loro sintesi in una dimensione intima e autentica.

Una storia di famiglia
Residenza di campagna da oltre trecento anni

La famiglia Costantini Scala ha mantenuto la proprietà della Villa nei secoli fino ai giorni nostri, conservandola nella sua originale struttura e nelle finalità di residenza di campagna. Grazie alla cura e all’attenzione dedicatele, Villa Scala è ancora oggi una delle più importanti dimore nobiliari della zona la cui presenza caratterizza fortemente la struttura urbana del borgo di Mereto.

Conformazione attuale
Un impianto tipologico settecentesco

L’impianto della Villa è rimasto negli anni fedele alla originaria struttura settecentesca, sulla quale persi possono riconoscere gli interventi architettonici realizzati nel XIX secolo sulle strutture delle barchesse (pertinenze agricole) ad opera dell’architetto Andrea Scala, come ad esempio l’inserimento di colonne doriche dal tipico stile neoclassico.

Andrea Scala
Architetto e matematico (1820 – 1892)

Andrea Scala, antenato della famiglia Costantini Scala, è stato matematico, ingegnere e architetto. A lui si deve un significativo contributo al raggiungimento dell’attuale assetto armonico del complesso di Villa Scala.
Intellettuale dalla personalità varia e complessa, ha prodotto numerosi progetti architettonici: dalla progettazione di chiese a quella di edifici di abitazione in città; dall’edificazione di ville in campagna alla realizzazione di parchi e giardini; dalla progettazione di teatri – si ha notizia di ventiquattro progetti in Italia e all’estero tra cui il Bellini di Catania, il delle Logge di Firenze, il Verdi di Pisa, il Manzoni di Milano, il Teatro Accademia di Conegliano e il Teatro Municipale Bastia in Corsica – al restauro e completamento di edifici storici. Alla pratica edilizia affiancò anche la redazione di numerosi trattati teorici; fu inventore di migliorie tecniche nell’industria serica, sperimentatore di nuovi macchinari agricoli e membro di numerose commissioni di concorsi nazionali, tra i quali il Cimitero Monumentale di Milano, il concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze, il Palazzo di Giustizia e il Monumento a Vittorio Emanuele II a Roma.

Nuovi spazi residenziali in edifici di grande valore architettonico

Il progetto di riqualificazione di Villa Scala restituisce nuova vita
ad un importante complesso edilizio di grande qualità architettonica
attraverso funzioni ed usi in linea con le attuali esigenze
della vita contemporanea.

Il progetto

Tra storia e
sostenibilità

Il progetto di ristrutturazione e consolidamento.

Il progetto di riqualificazione di Villa Scala ha l’obiettivo di rivitalizzare questo importante complesso architettonico attraverso la creazione di diciotto appartamenti per una superficie residenziale di circa 2.400 mq. L’intervento, a partire dall’analisi dei volumi esistenti, mira a metterne in luce le caratteristiche funzionali ed estetiche, per proporre una diversa riorganizzazione degli spazi più rispondente alle esigenze attuali. Per raggiungere tali obiettivi il progetto ha valorizzato il più possibile la struttura originale dell’insieme, sfruttando la sua conformazione in più corpi edilizi e facendo in modo che le nuove unità residenziali siano coerenti con l’organizzazione dei volumi esistenti.

Gli edifici storici, in genere, dimostrano di avere in sé una notevole vitalità e, se pur modificati nella loro destinazione d’uso, continuano a testimoniare con la loro presenza le vicende che hanno attraversato. Si tratta di valorizzare le loro intrinseche qualità architettoniche ma anche di offrire loro una nuova opportunità di vita, attraverso la congruità delle nuove destinazioni e dei nuovi usi.